La Storia avanza a velocità incostante; in pochi giorni si possono cancellare decenni di immobilismo. E’ proprio questo che accadde 22 anni fa, nei giorni antecedenti il 9 novembre 1989. Dopo 28 anni a mezzanotte è cambiato il mondo. Tutte insieme si alzano le barriere che hanno spezzato a metà la città di Berlino, simbolo, col suo Muro, della contrapposizione tra l’occidente ed il grande impero Russo.
Un’epoca si sta chiudendo in questa notte storica per i berlinesi e per il mondo intero. La forza della protesta popolare ha avuto ragione della rigidità del sistema.
Migliaia di persone vanno a far festa a Berlino Ovest per tutta la notte, prima di tornare nelle loro case, a scuola, al lavoro a Berlino Est. Una gita incredibile attraverso il muro per i vecchi che quel Muro l’avevano visto crescere e per quei giovani cresciuti alla sua ombra, che della libertà sapevano solo quello che gli avevano raccontato i loro genitori.
Un fiume di gente in festa passa sotto gli occhi dei Vopos, la Polizia del Popolo che tante volte ha sparato per impedire l’attraversamento di quel confine. Ma non quella notte. Da quella notte gli unici rumori che si sentiranno saranno quelli delle ruspe, le uniche grida saranno quelle di giubilo di una città intera, del Mondo intero.
Finalmente quella notte le profetiche parole dei Pink Floyd nella loro celeberrima “The Wall” si sono avverate: «Non è facile gettare il nostro cuore oltre quel maledetto muro. Ma un giorno, mano nella mano, lo oltrepasseremo».Stay Tuned | Mitch
Fonte Autore: Micheletallone