Dopo la decisione dell’amministrazione comunale di vietare dal 2012 le grigliate nell’enorme e centralissimo parco del Tiergarten, con gli amanti del barbecue che arrivano a piazzarsi anche a pochi metri dal Reichstag; le proteste impazzano a Berlino.
Uno dei maggiori personaggi ad alzare la voce, e’ stato Hilmi Kaya Turan, presidente dell’Associazione dei turchi di Berlino-Brandeburgo (Tbb), secondo il quale si tratta di una “decisione populista”, di cui “soffriranno soprattutto le famiglie, costrette ad andare in parchi piu’ lontani”. Secondo Turan, e’ “del tutto normale che dopo si accumulino i rifiuti”, mentre per il Comune e’ soprattutto questo fatto a creare problemi, non solo economici. Gli esperti municipali hanno infatti calcolato che, a dispetto dei 10 grandi container per i rifiuti e dei 5 contenitori per la cenere, sui 25 ettari del parco si accumulano ogni fine settimana da aprile ad ottobre fino a 10 tonnellate di immondizie, per un totale di circa 300 tonnellate all’anno. Per rimuovere i resti delle grigliate del week-end lasciati sull’immenso prato, il Comune di Berlino deve impiegare 15 addetti, con una spesa annua che supera i 300mila euro. I responsabili comunali fanno poi osservare che anche l’ambiente subisce danni da questa pratica gastronomica, poiche’ gli amanti delle grigliate rovinano il prato, danneggiano le cortecce degli alberi per legarvi le amache e non esitano a tagliare i rami per accendere il fuoco. A protestare contro il divieto di barbecue e’ anche Christian Taenzler, portavoce dell’associazione turistica “Visit-Berlin”, secondo il quale con la prassi delle grigliate nel Tiergarten la capitale tedesca mostra ai turisti il suo volto di citta’ aperta, liberale e multiculturale.
Fonte: AGI