Berlino si ricorda per tante cose, per la sua storia, il suo muro che c’era e non c’è più, per i film a lei dedicati, per la sua apertura culturale, per i suoi quartieri in perenne rinnovamento, per i suoi parchi, per i suoi musei, il suo fascino e le sue tendenze. Bisogna però ricordare che, anche Berlino, come molti altri luoghi del mondo, non è solo quella che si vede in superficie, ma, che esiste anche una Berlino che non emerge al classico sguardo di turista del momento o abitante del luogo. Esiste una Berlino sotto i piedi, una realtà nascosta, piena di fascino e storia, mistero e magia, quest’altra prospettiva della città è rappresentata dalla Berlino sotterranea quella che non si vede ma che conserva innumerevoli sfaccettature e segreti in simbiosi e in stretto rapporto, una volta, a quella che oggi vive in superficie. Una Berlino sotto la superficie che raccoglie e nasconde alcuni mondi oscuri, posti e luoghi che un tempo erano parte integrante e essenziale, realtà strategiche e indispensabili alla Berlino di un tempo. Questa altra anima della città, durante la Guerra Mondiale, rappresentava il centro nevralgico del Terzo Reich ma anche l’unica speranza di sopravvivenza di migliaia di berlinesi. Berlino, malgrado tutto e nonostante tante persone civili che l’abitassero, per quel che rappresentava in termini strategico-militare, divenne l’obbiettivo principale degli attacchi terrestri ma soprattutto aerei degli alleati durante, appunto, il conflitto. Uno dei posti dove la gente di Berlino poteva rifugiarsi era il bunker di Gesundbrunnen che oggi è ancora possibile visitare in quanto ha mantenuto quasi del tutto il suo aspetto originale; un posto dove si respira la storia, le speranze, le ansie e le paure di coloro i quali l’hanno vissuto, rifugiandosi all’interno, durante la guerra. Per lo stesso motivo che Berlino era al centro di tutti gli attacchi aerei, Hitler tentò di difendersi facendo costruire alcune fortezze contraeree. Dopo un lavoro enorme di rimozione dei detriti (oltre 1200 metri cubi), oggi è possibile attraversare e visitare i resti dei sette livelli, così come erano, della Flakturm di Humboldthain, l’unica di queste fortezze rimasta in parte intatta dopo il conflitto. Un luogo inconsueto e particolare che emana sensazioni e emozioni uniche. Altro periodo non da meno particolare è stato quello durante la Guerra Fredda, dove Berlino viveva la paura di attacchi atomici. Uno dei bunker della guerra, per quest’ultimo motivo, fu riutilizzato, riadattandolo, a rifugio antiatomico, proprio durante questo periodo storico. Un altro luogo che si può, appunto oggi, visitare, un posto che poteva ospitare più di 1300 persone. E sempre rimanendo su questo tema, raggiungendo in metro la stazione di Pankstraße, sarebbe altresì possibile vederne un altro, molto più grande, che invece riusciva ad ospitare quasi 3350 persone. Ma Berlino si ricorda soprattutto per il Muro, la sua storia, le tante persone che hanno perso la vita nel tentativo di oltrepassarlo, i tentativi di fuga da una parte all’altra della città. Proprio per questo esistono tanti canali e tunnel sotterranei, tratti di metropolitana e cantine di case civili, attraverso i quali si sono stati tentati e riusciti, tanti progetti di fuga come quelli relativi alla famosa Bernauer Strasse, dove alcuni di essi si ricordano per la spettacolarità e per l’alto rischio della stessa impresa di fuga. Nel sottosuolo della capitale tedesca si trovano ancora le tracce e alcune fondamenta della nuova Berlino (la capitale del mondo, faraonica e immensa), che lo stesso Hitler, aveva progettato e immaginato. Una città che a causa della guerra non venne mai terminata, queste tracce sono ancora visibili, in parte, nei sotterranei di Berlino proprio nei luoghi dove Albert Speer iniziò a costruirla nel 1937.
Esistono diverse possibilità per vedere questi posti, grazie ad associazioni e centri culturali che organizzano tour e gite sotterranee; tra questi potremo citare l’associazione Berliner Unterwelten e.V.
Ecco, Berlino non è solo quella che vedi in superficie, quella sopra il cielo (…dal film), o nel verde e nei musei, ma anche quella sotto i piedi, quella sotterranea.
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